DIVERSAMENTE PESCATORI
COME NASCE IL PROGETTO DISABILITY CHARTER
Disability Charter significa dare la possibilità a chi è affetto da disabilità e non ha la fortuna di possedere una barca o anche soltanto una canna da pesca, di effettuare in maniera totalmente gratuita una uscita di pesca in barca nelle meravigliose acque dell’Isola del Giglio.
L’idea nasce da una esperienza personale vissuta dall’Avv. Massimiliano Baroni, Presidente della ASD Ricciola Cup, associazione che organizza la gara di pesca a traina più antica d’Italia, pescatore sportivo e genitore di minore disabile.
Tutto inizia con una normalissima uscita di pesca in barca, padre e figlio, Isola del Giglio, ottobre 2024.
La pesca è pazienza, speranza, passione, dedizione e felicità, il tempo non conta, scorre ma è fermo, cristallizzato in quei cinque sostantivi, il collante dei quali è la speranza.
La speranza è il sentimento che più di ogni altro accomuna il mondo delle disabilità a quello della pesca. La speranza di poter migliorare la propria condizione o anche soltanto di non vederla peggiorare, la speranza di trovare o conservare la forza di affrontare le infinite difficoltà che costellano la vita di un disabile, la speranza di vedersi riconosciuti quei diritti troppo spesso imprigionati nella carta, la speranza di poter coltivare una passione senza dover mettere in moto una macchina da guerra.
Facendo le dovute e rispettose distinzioni, quelle speranze hanno la stessa radice di ciò che è il vero motore della azione di pesca, si può, infatti, trascorrere una intera giornata senza un minimo segnale che faccia presagire la cattura, ma l’intera giornata sarà costantemente scandita dalla speranza che la agognata cattura stia per verificarsi; si può trascorrere una giornata piena di catture e comunque questa sarà costantemente scandita dalla speranza di farne di migliori; si può concludere una intera giornata senza alcuna cattura, ma ciò non comporterà altro che rafforzare la speranza per le future giornate di pesca.
La speranza è il propulsore di un moto che può (nel nostro caso, DEVE) condurre alla felicità.
Questo è ciò che si è toccato con mano nella esperienza che ha dato il via al progetto, perché le condizioni di un disabile, vieppiù in una società nella quale tutto rema contro i più bisognosi, sono avarissime di felicità. Ma la giornata in barca trascorsa con il quindicenne affetto da grave ritardo cognitivo ne è stata pregna, una felicità fatta di sorrisi, esultanze, orgoglio e soddisfazione, stati d’animo sublimati nella felicità dei momenti della cattura e del rilascio del pesce. Mai nella intera vita trascorsa con il ragazzo si era vista apparire quella luce nei suoi occhi, la luce che è diventata il faro del progetto Disability Charter.
Ci siamo infatti chiesti: se una uscita in barca ed una canna da pesca sono sufficienti per rendere felice chi è meno fortunato, perché non fare in modo che quei cinque meravigliosi stati d’animo possano essere vissuti anche da chi non possiede una barca ed una canna da pesca?
E’ così nato il progetto “Disability Charter”, con l’intento di organizzare uscite di pesca in barca gratuite per disabili, ovviamente non necessariamente minori, lezioni di pesca dalla barca e da terra, interventi di pulizia del mare e delle spiagge, corsi di navigazione, corsi di settaggio ed utilizzo degli strumenti di navigazione, apprendimento delle tecniche di “Catch & Release”.